In caso di sinistro con lesioni fisiche, il danneggiato ha diritto ad essere risarcito di tutti i danni che tali menomazioni gli hanno procurato, in particolare:

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1) il danno cd. biologico, cioè la lesione alla propria integrità psico-fisica suscettibile di valutazione medico-legale (la determinazione è basata su specifiche tabelle, che individuano il valore del risarcimento in relazione sia ai giorni di cd. inabilità temporanea conseguenti al sinistro, sia ai cd. punti da invalidità permanente connessi ai postumi psico-fisici riportati);

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2) il danno cd. morale, cioè la sofferenza interiore e psicologica che il danneggiato è costretto a subire temporaneamente in conseguenza del sinistro;

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3) il danno cd. esistenziale, configurato cioè dal peggioramento della qualità della vita sotto il profilo non dell’integrità psico-fisica, ma della mortificazione delle attività ed abitudini realizzatrici della propria persona.

 

In ogni caso, devono essere risarciti al danneggiato tutti i pregiudizi di natura patrimoniale patiti: oltre alle spese mediche sostenute e sostenende, anche quanto configurato dai mancati guadagni per la perdita/riduzione della propria capacità lavorativa.