Se il sinistro ha causato la morte della persona danneggiata, ai parenti, ai congiunti ed ai conviventi del compianto, spettano diversi tipi di risarcimento, in particolare: 

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1) il danno biologico terminale sofferto dal defunto, cioè la menomazione all’integrità psico-fisica provocata dalle lesioni esitate poi nell’evento morte (voce di danno trasmessa poi agli eredi);

2) il danno cd. catastrofale - o danno morale terminale - cioè la sofferenza provocata dalla consapevolezza e dalla paura della morte imminente (voce di danno trasmessa poi agli eredi);

3) il danno da cd. lesione del rapporto parentale, quello cioè derivante dalla privazione e dal vuoto determinati dalla definitiva perdita del godimento del parente/congiunto, e dalla conseguente irreversibile distruzione di un sistema di vita basato sull’affettività, sulla condivisione e sulla quotidianità dei rapporti (voce di danno che spetta direttamente ai parenti/congiunti/conviventi).
 
Ovviamente sono, poi, risarcibili tutti i danni patrimoniali che i parenti ed i congiunti della persona scomparsa hanno subito in conseguenza del decesso, ad esempio - oltre ovviamente alle spese medico-ospedaliere ed alle spese necessarie per il funerale - il mancato apporto economico del defunto in relazione al sostentamento della famiglia.