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Sinistro stradale: quando può scattare l'omicidio colposo?

  • francescotassini
  • 24 set 2021
  • Tempo di lettura: 1 min

Attenzione agli orientamenti della Suprema Corte in ordine al perfezionamento del reato di omicidio stradale: secondo gli orientamenti più recenti, infatti, tale fattispecie scatta, nella sua qualificazione (ovviamente più mite) colposa, anche quando non si osservano le norme prudenziali dettate dal Codice della strada per evitare possibili incidenti (ad esempio moderare la velocità in curva, oppure tenere il più possibile la destra).


In particolare, la Corte di Cassazione, con una recente sentenza (cfr. Cass. n. 32277/2021), ha stabilito che risponde di omicidio stradale colposo anche colui che, pur marciando regolarmente nella propria corsia, non adotta tutte le altre precauzioni dettate dal Codice della strada per chi si trova alla guida di un veicolo: segnatamente, è stato condannato l’autista che viaggiava a velocità sostenuta troppo a ridosso della linea di mezzeria, non prevedendo così la possibilità che il veicolo che sopraggiungeva nel senso opposto di marcia, invadendo di poco la corsia, avrebbe potuto impattare e causare un grave incidente.


In sostanza, ove si cagioni la morte di un altro utente della strada, potrebbe ravvisarsi - ed essere accertato in sede penale - il reato di omicidio stradale colposo tutte le volte che il sinistro sia stato causato (anche) per disattenzione o superficialità, poiché il Codice della strada impone al conducente di regolare la propria condotta di guida alle caratteristiche contingenti, i.e. allo stato ed al carico del veicolo, alle caratteristiche ed alle condizioni della strada e del traffico, e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura idonea ad evitare l'aggravamento del rischio in danno della sicurezza delle persone e delle cose.



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